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9 Gennaio 2025 16:00

Arance dolci e amare: le principali varietà e come usarle al meglio

Navel, Tarocco, Moro e Sanguinello, ma anche Bizzarria o l'amara di Siviglia: dietro alle arance c'è un mondo da scoprire. Ecco quali sono le varietà più diffuse e come usarle al meglio.

A cura di Francesca Fiore
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L'arancia, frutto simbolo dell'inverno e della vitalità, nasconde un mondo di varietà e sapori. Dalle dolci Navel alle amare, ognuna ha le sue peculiarità e trova il suo posto ideale nella nostra alimentazione. Forse non lo sai, ma una distinzione utile è fra arance dolci e arance amare: la differenza dipende da una serie di fattori che afferiscono soprattutto alla varietà specifica, ma anche dalle condizioni climatiche e dalle caratteristiche del terreno, o dal grado di maturazione. Ecco quali sono le principali varietà di arance e come valorizzarle al meglio.

Arance dolci: quali sono e come si usano

Le arance dolci sono le protagoniste indiscusse della nostra colazione, ma anche di golosi dessert: sono ideali per il consumo fresco e per le spremute. Contengono una maggiore quantità di zuccheri, principalmente fruttosio e glucosio, che conferiscono il sapore dolce caratteristico. Ma quali sono le varietà più diffuse e quali sono le loro caratteristiche?

1. Navel

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Generalmente tonde o leggermente ovali, le arance Navel hanno la buccia liscia, di colore arancione brillante, spesso con una leggera sfumatura verdastra alla base. La caratteristica distintiva delle Navel è la presenza di un "ombelico", il navel appunto, sulla parte opposta al picciolo: questo è in realtà un secondo frutto non sviluppato che conferisce all'arancia il suo nome. Sono perfette da mangiare a spicchi, grazie al loro sapore dolce e alla facilità con cui si sbucciano. La loro polpa succosa e senza semi le rende ideali per preparare spremute fresche e gustose, ma aggiungono un tocco di colore e di sapore alle macedonie di frutta e possono essere utilizzate per preparare marmellate delicate e profumate.

2. Valencia

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Le arance Valencia hanno una forma sferica o leggermente ellittica, con una buccia di colore arancione chiaro, spesso e leggermente ruvida al tatto.  La polpa è di colore giallo-arancio intenso, succosa, croccante e di solito priva di semi, oppure con pochi semi. Il sapore è rinfrescante, con un equilibrio perfetto tra dolcezza e acidità. Sono una varietà tardiva, la raccolta inizia solitamente ad aprile e può prolungarsi fino a giugno. Anche in questo caso le Valencia si possono usare per il consumo al naturale, per le spremute, ma anche per le insalate, grazie alla loro polpa croccante. Vengono utilizzate su larga scala per la produzione di succhi di frutta industriali.

3. Moro

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Apprezzate per la loro colorazione vivace e il sapore deciso, le arance Moro hanno una forma sferica o leggermente ovoidale, con una buccia arancione intenso che a volte presenta sfumature rosso vinose. La caratteristica distintiva delle Moro è appunto la polpa di un rosso intenso, quasi violaceo a piena maturazione. È una tipologia succosa, priva di semi e ha un sapore dolce e leggermente acidulo, con note fruttate che ricordano il lampone. Come si usano? Le arance Moro possono essere utilizzate in numerose ricette, sia dolci sia salate, oltre che essere mangiate al naturale, come tutte le arance dolci. Sono ottime per preparare dolci al forno, come torte e muffin, oppure per aromatizzare carni e pesci. Il loro succo può essere utilizzato per preparare cocktail originali e rinfrescanti.

5. Sanguinello

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Anche in questo caso un'arancia dalla polpa di un intenso colore rosso rubino, che varia di intensità a seconda della varietà e delle condizioni climatiche. Le arance sanguinello hanno la buccia di un bel colore arancione intenso, spesso con sfumature rosse, e ha una consistenza piuttosto liscia. Si tratta di una varietà succosa, con pochi semi e un sapore dolce e leggermente acidulo, molto rinfrescante. Sono ottime da mangiare a spicchi, ma anche da impiegare in marmellate dal colore rosso intenso e dal gusto agrodolce. Vengono utilizzate per la produzione di succhi di frutta monovarietali o misti.

6. Tarocco

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Grandi protagoniste della produzione siciliana, le arance Tarocco, così come le Sanguinello e le Moro, sono apprezzate in tutto il mondo per il loro sapore dolce e la polpa colorata. Hanno una buccia arancione intenso, liscia e di spessore medio. La caratteristica distintiva, anche in questo caso, è la polpa di un bel colore rosso, quasi violaceo, dovuto alla presenza di antocianine, potenti antiossidanti. Si tratta di arance molto dolci e un aroma fruttato, generalmente senza o con pochissimi semi. Le arance Tarocco sono deliziose consumate fresche, magari a spicchi o tagliate a metà e naturalmente per torte, muffin, biscotti e altri dolci. Il loro sapore intenso e la loro dolcezza le rendono perfette per preparare dei sorbetti rinfrescanti, mentre la loro buccia grattugiata può essere utilizzata per aromatizzare piatti di carne o pesce.

7. Belladonna

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Varietà meno conosciuta, le arance Belladonna sono originarie della Calabria, in particolare della zona di Reggio Calabria: vengono chiamate anche arance ovali di San Giuseppe o calabresi nucellari. Il microclima favorevole di questa regione, caratterizzato da inverni miti ed estati calde, contribuisce a conferire a questa varietà un sapore unico e inconfondibile. Hanno una forma ovale o leggermente allungata e una buccia sottile, di colore giallo o arancio chiaro, ben aderente alla polpa. Il sapore è dolce e delicato, con un equilibrio perfetto tra zuccheri e acidi. La raccolta è tardiva, solitamente pronta per la raccolta tra febbraio e marzo. Sono ideali per il consumo fresco, ma si prestano a diverse preparazioni come succhi, marmellate, dessert di vario tipo. La buccia, se lavorata correttamente, può essere utilizzata per preparare deliziose scorzette candite.

Arance amare

Non solo dolci, le arance nascondono anche un lato amaro che le rende preziose in cucina: sono l'ingrediente segreto di molti dolci e liquori. Il sapore amaro delle arance amare è dovuto alla presenza di composti chiamati limonoidi: questi composti conferiscono all'arancia un gusto caratteristico e un aroma intenso. Ecco quali sono le varietà principali e come si usano.

1. Arancia amara comune

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Questa è la varietà più diffusa: l'arancia amara comune ha una buccia spessa e rugosa, di colore giallo-arancio, e una polpa amara e poco succosa. Oltre a confetture e marmellate, l'arancia amara è utilizzata per la produzione di numerosi liquori, come il Cointreau e il Grand Marnier. Le foglie e i fiori dell'arancio amaro possono essere utilizzati per preparare infusi e tisane dalle proprietà digestive e rilassanti.

2. Arancia amara di Siviglia

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Originaria della Spagna, come suggerisce il nome, questa varietà è particolarmente apprezzata per la produzione di marmellate amare e per la preparazione di liquori: ha una buccia molto spessa e una polpa particolarmente amara. L'arancia amara di Siviglia si usa per marmellate e confetture, liquori di vario tipo, ma anche in preparazioni salate, come marinature per carni o pesci, o per aromatizzare salse e condimenti. Le scorzette di arancia amara di Siviglia, una volta candite, diventano un delizioso ingrediente per decorare torte, biscotti e altri dolci.

3. Bizzarria

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Questa varietà è molto particolare, in quanto produce frutti che presentano caratteristiche intermedie tra l'arancio amaro e il limone cedrato. La forma e il colore dei frutti possono variare notevolmente, da quelli simili a limoni a quelli più arrotondati. Grazie alla sua rarità e al suo aspetto singolare, l'arancia Bizzarria è molto ricercata dai collezionisti di agrumi. Come si usa? Principalmente per liquori, per chutney o marmellate amare.

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