Aprire lo spumante e lo champagne senza fare il botto è semplice, ci vuole solo molta pratica. C'è una sola occasione in cui il galateo ammette un'eccezione ed è proprio nella notte di Capodanno. Vediamo tutti i suggerimenti per seguire a menadito il galateo.
Lo spumante è il compagno ideale per le occasioni speciali: un vino effervescente che fa tante bollicine grazie alla presenza di anidride carbonica disciolta, piacevole da bere e con varietà per tutte le tasche. Una delle particolarità dello spumante è proprio l’apertura delle bottiglie, un vero e proprio rito, con dei passi specifici da seguire per aprire la bottiglia rispettando tutte le regole del galateo.
Per rispettare le buone maniere (ma soprattutto il vino) il botto va evitato. La bottiglia va aperta con cura e lentamente, così da sentire solo un piacevole sibilo. Questo suono è inevitabile perché lo spumante ha una pressione interna che preserva le tanto amate bollicine, il perlage. Stappare spumanti e champagne col botto crea innanzitutto un danno al prodotto perché gran parte dell'anidride carbonica fuoriesce e, a livello sensoriale, il vino ne risente. Secondo il galateo, il botto va evitato anche per non disturbare gli ospiti e per evitare che il tappo rompa qualcosa nel volo o faccia male a qualcuno. Vediamo come aprire una bottiglia di bollicine senza fare quel rumore un po' cafone e quali sono le eccezioni alla regola.
Countdown di fine anno, ultimi dieci secondi, la tv accesa a scandire il tempo quando all'improvviso botti, gioia, festa e una bottiglia di spumante a suggellare l'occasione speciale. Non c'è niente di meglio delle bollicine per celebrare un evento importante e festeggiare con gli affetti più cari. Allo scoccare della mezzanotte il brindisi è d’obbligo con il levarsi dei calici e tutte le superstizioni associate al cibo, come i 12 acini d'uva o il tradizionale cotechino con le lenticchie.
Secondo il galateo, nella notte del 31 dicembre (e nelle occasioni di grandi festeggiamenti come per i gran premi di Formula 1), stappare spumanti e champagne con il botto è concesso. Il rumore nelle occasioni di festa esorcizza tanti brutti pensieri e il libro delle buone maniere tiene in considerazione queste cose. Solo e soltanto in occasioni di festeggiamenti collettivi è concesso aprire le bottiglie stappando rumorosamente.
Per aprire un vino effervescente senza fare il botto ci sono dei passi specifici da seguire che con un po' di pratica vi sembreranno naturali e molto facili da compiere. Questo tipo di bevanda viene ottenuta dalla prima o dalla seconda fermentazione di uve fresche, mosto e vino. C'è un vero e proprio processo di fermentazione che sviluppa la pressione dell'anidride carbonica.
Per prima cosa bisogna rimuovere la capsula utilizzando la lama del cavatappi oppure tirando via la linguetta presente in alcune bottiglie, che consente di staccare facilmente la parte esterna dell'involucro. A questo punto iniziate ad allentare la gabbietta, senza toglierla del tutto. Nel frattempo afferrate il collo della bottiglia con una mano e con il pollice trattenete il tappo, così da evitare che questo schizzi via involontariamente. Ora potete togliere la gabbietta e cominciare a estrarre il tappo.
Il vero segreto di tutta l'operazione sta in un cambiamento di percezione a cui non pensiamo, se non siamo addestrati come sommelier: non dovete tirar via il tappo, dovete invece tenerlo fermo mentre fate ruotare la base della bottiglia. A ciascuna rotazione della bottiglia deve corrispondere un movimento verso l'alto, per far uscire il tappo poco alla volta finché non sarà estratto del tutto. Poco prima della completa rimozione del tappo, la pressione comincerà ad allentarsi: ve ne accorgerete dal leggero fischio che fuoriuscirà dal collo della bottiglia. Quando sentite questo rumore non smettete di ruotare la bottiglia, attendete che il suono si fermi continuando a tenere il tappo per far sì che la pressione fuoriesca lentamente. Terminata questa operazione avrete il tappo in una mano, la bottiglia nell'altra e lo spumante pronto per il brindisi.
La violenza con cui il tappo schizza via è causata dall'anidride carbonica presente nello spumante. La pressione di questo gas è racchiusa nella bottiglia grazie al tappo, tenuto fermo da una gabbietta per giunta. In una bottiglia di spumante solitamente la pressione si aggira attorno ai 6 bar. Sembra poco ma non è così: un tappo stappato raggiunge facilmente i 75 chilometri orari. La velocità è sufficiente a rompere il vetro di una finestra e potrebbe causare danni importanti a chi vi sta accanto.
Ad incidere sul botto c'è anche la temperatura: al caldo, i gas si concentrano verso l'alto e questo significa che nel caso di una bottiglia, tutto il gas si accumula sotto il tappo. È per questo motivo che se la bottiglia è aperta a una temperatura elevata, con il tappo fuoriesce anche una copiosa quantità di vino (oltre a un botto più immediato e fragoroso).
Abbiamo detto che, oltre al galateo, è importante non fare il botto per preservare il gusto del vino: l'esplosione crea una sorta di effetto pistone che assorbe le sostanze volatili presenti nell'ambiente della bottiglia. Le sostanze vanno a depositarsi sulla parte superiore del vino causando un sentore di tappo, facendo percepire diversi odori sgradevoli nel primo bicchiere e rovinando, anche solo impercettibilmente, tutta la bevuta. Insomma, far esplodere una bottiglia non è solo maleducato, è anche sconveniente.