Uno è più dolce, l'altro più piccante. Entrambi si usano in cucina per insaporire piatti dolci e salati. Scopriamo le differenze tra anice e anice stellato.
Sono due spezie dal profumo dolce e aromatico, spesso usate nella preparazione di liquori, biscotti, tisane e dolci natalizi. Tuttavia, nonostante il nome e il sapore simili, si tratta di due piante diverse, che appartengono a famiglie botaniche distinte e hanno origini geografiche diverse. Vediamo quali sono le principali differenze tra anice e anice stellato e come usarle al meglio in cucina.
L'anice (Pimpinella anisum) è una pianta erbacea annuale che fa parte della famiglia delle Apiaceae (o Ombrellifere), la stessa del prezzemolo, del finocchio e della carota. La pianta, originaria dell'Asia occidentale e del Mediterraneo orientale, è stata coltivata sin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche e medicinali e il suo utilizzo in cucina risale addirittura all'epoca romana. Ha un fusto eretto che può raggiungere i 50-60 cm di altezza, foglie pennate e fiori bianchi a ombrella, che producono dei piccoli semi ovali di colore verde-grigiastro, la parte più utilizzata della pianta. Raccolti quando sono completamente maturi, questi semi contengono un olio essenziale ricco di anetolo, una sostanza che conferisce il caratteristico aroma dolce e liquoroso.
L'anice stellato (Illicium verum) è una pianta arborea sempreverde appartenente alla famiglia delle Schisandraceae. La pianta ha foglie lanceolate e fiori gialli, che producono dei frutti legnosi a forma di stella a otto punte, da cui prende il nome, la parte utilizzata come spezia. Ogni punta della stella contiene un seme bruno-rossastro che possiede un olio essenziale ricco di anetolo, la stessa sostanza che conferisce il profumo dolce all'anice. L'anice stellato è originario della Cina meridionale e del Vietnam, ma oggi è coltivato anche in India, Giappone e Filippine. L'anice stellato è usato da secoli nella medicina tradizionale cinese per le sue proprietà digestive, carminative, antinfiammatorie e antibatteriche.
Le differenze tra anice e anice stellato riguardano:
L'anice viene coltivato in molte parti del mondo, tra cui la Spagna, la Grecia, l'Egitto, la Turchia e l'India. La pianta richiede un clima caldo e secco e un terreno ben drenato, viene seminata in primavera e raccolta in estate, quando i frutti sono completamente maturi. Dopo la raccolta, i semi vengono essiccati e conservati in contenitori ermetici per preservarne l'aroma.
L'anice stellato, invece, viene coltivato principalmente in Cina, dove il clima e il terreno sono ideali per la sua crescita. La pianta viene seminata in primavera e la raccolta avviene in estate, quando le capsule che contengono i semi sono mature. Queste vengono poi essiccate al sole o in forni speciali, e i semi vengono estratti e conservati in contenitori ermetici.
Come abbiamo detto si tratta di due piante diverse, provenienti da parti diverse del mondo, ma accomunate dalle loro proprietà aromatiche e medicinali. L'anice è una pianta dalle molteplici proprietà, tra cui quella di favorire la digestione, alleviare la flatulenza e il gonfiore addominale, e di avere proprietà antispasmodiche e antinfiammatorie.
L’anice stellato ha una maggiore azione antispasmodica rispetto all’anice. Inoltre ha un effetto benefico sulle vie respiratorie, grazie alla sua capacità di fluidificare il muco e di alleviare l’infiammazione. Ha anche proprietà diuretiche, sedative e stimolanti: ha infatti un effetto tonico e rivitalizzante nell'organismo, contrastando la stanchezza fisica e mentale.
In cucina, sia l'anice sia l'anice stellato possono dare un tocco di sapore e aroma ai piatti, ma è importante usarli con moderazione, poiché il loro sapore può risultare molto forte se utilizzati in eccesso. Inoltre, è sempre consigliabile acquistare i semi interi e macinarli al momento dell'utilizzo, per preservarne l'aroma.
Se vuoi provare a usarli in cucina potrebbe esserti utile sapere che l'anice si sposa bene con il finocchio, il cumino, la cannella e il cardamomo, mentre lo stellato si abbina meglio con il pepe nero, chiodi di garofano, la noce moscata e lo zenzero. Entrambi si possono anche aggiungere a salse, marinature, brodi e zuppe, come accade nella cucina asiatica.
In Occidente, le due spezie vengono utilizzate soprattutto per preparare infusi e tisane dolci e rilassanti, da bere dopo i pasti per favorire la digestione, unendoli ad altre erbe aromatiche, come la menta, la camomilla e il finocchio. Nei dolci, si possono usare per insaporire biscotti, torte, crostate, frittelle e panettoni. Ottimi anche per la preparazione di liquori, come l'ouzo, il raki, il pastis, il sambuca, l'assenzio o il mistrà, ma anche per profumare sciroppi, creme, gelati e macedonie.