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10 Gennaio 2024 12:24

Anguille europee a rischio: stop di 6 mesi per i pescatori e totale per gli appassionati

L'anguilla europea è fortemente a rischio: in appena 30 anni la popolazione è diminuita di circa il 90%. Per questo è stato deciso un fermo di 6 mesi per i professionisti e uno stop totale per chi pesca per hobby.

A cura di Redazione Cucina
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Le anguille del Mediterraneo sono a rischio, un rischio così pressante che la Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (Gfcm) dell‘Onu ha deciso per uno stop alla pesca di 6 mesi. Per la precisione, il fermo è fissato a sei mesi per i pescatori professionisti ed è invece totale per chi pesca per hobby: a renderlo noto è la stessa Gfcm, spiegando come l'inquinamento e la pesca minaccino le anguille sulle loro rotte di migrazione dal Mar dei Sargassi al Mediterraneo e al Nord Europa.

Anguille a rischio: in 30 anni la popolazione è diminuita del 90%

Secondo i report della Ong Ethic Ocean, che da tempo si batte per la tutela degli ecosistemi marini, dal 1970 a oggi la popolazione dell'anguilla europea è diminuita di circa il 9o%, per una letale commistione di cause: le costruzioni umane che modificano il suolo e il corso dei fiumi, la pesca intensiva e quella illegale, i cambiamenti climatici e così via. Si tratta insomma di una situazione fortemente a rischio, al limite dell'estinzione: anche alcuni fra i più celebri chef al mondo hanno lanciato un appello appena prima delle festività natalizie, invitando i colleghi a toglierle dai menu e i consumatori a smettere di acquistarle.

Nel 2020 la migrazione tradizionale delle anguille ha toccato picchi in basso mai visti prima: il numero minore di esemplari di sempre. Dal 2020 al 2022 Gfcm ha condotto quindi un monitoraggio che ha coinvolto 9 Paesi del Mediterraneo: il report propone uno sguardo comprensivo della gestione e della conservazione della specie, oltre che modelli da adottare per risolvere il problema; inoltre identifica anche le lagune come habitat cruciale per le anguille nel Mar Mediterraneo: luoghi che affrontano direttamente i cambiamenti climatici, la pressione della pesca e le conseguenze dell'inquinamento.

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"L'anguilla europea – ha spiegato ad Ansa Elisabetta Betulla Morello, una dei dirigenti della Gfcm – ha una situazione delle loro abitazioni che cambia nel cambio dei loro passi nella vita e richiede azioni di protezione su tutti i fronti: biologico, ambientale, socio-economico. La cooperazione è essenziale per identificare e implementare misure adeguate, non solo per gestire la pesca ma anche per proteggere l'ambiente e l'organizzazione socio-economica che gira intorno a questa specie. Oltre alla chiusura di sei mesi e lo stop totale alla pesca per hobby, un altro passo previsto dal piano della Gfcm è quello di proseguire con il monitoraggio, coinvolgendo i pescatori e gli scienziati in tutto il Mediterraneo". Lo scopo finale, naturalmente, è quello di assicurare la conservazione della specie, preservando al contempo l'antica pesca tradizionale delle comunità del Mediterraneo.

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