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13 Aprile 2023 15:00

Amla: come usare l’uva spina indiana ricca di vitamina C

Chiamata anche uva spina indiana, l'amla è un frutto ricco di benefici, dal sapore particolare: ecco da dove viene, quali sono le sue caratteristiche e come si usa in cucina.

A cura di Monica Face
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Ha l’aspetto di una susina, ma è più soda, la buccia verdognola e traslucida e il sapore acidulo. Si tratta di un frutto originario dell’India, poco conosciuto in Occidente ma dalle molteplici proprietà curative: andiamo alla scoperta dell’amla, l’uva spina indiana ricca di vitamina C, cercando di scoprire quali sono i suoi benefici, le controindicazioni e, soprattutto, gli usi in cucina.

Caratteristiche dell’amla

Il suo nome scientifico è Phyllantus emblica, ma in India è conosciuta anche come amalaki o uva spina indiana. Gradevole nell’aspetto, con la sua forma tonda molto simile a una susina, il suo sapore però non è gradito a tutti: è infatti particolarmente aspro. Ricorda il gusto astringente tipico di agrumi consumati freschi, come il limone e il cedro, tanto da dare l'idea di essere completamente acerbo.

Il frutto è sodo e sferico e qualsiasi deformità è sintomo di cattiva salute dei frutti o addirittura della pianta. Il colore varia in base al grado di maturazione e può andare dal giallo dorato al verde intenso, fino ad avere venature rose. Come l’uva può essere consumato con la buccia.

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Benefici e controindicazioni

Come gli agrumi l’amla ha un elevato contenuto di vitamina C, superiore anche a quello delle arance. È inoltre ricca d'acqua e priva di grassi, estremamente ricca di calcio, contiene quasi tutte le vitamine del gruppo B oltre a molti sali minerali tra cui il ferro, il calcio, il fosforo e il manganese. Possiede anche vitamina E e per questo risulta particolarmente adatta all’uso della cosmetica.

Le sue capacità farmacologiche sono presenti in antichi testi di medicina orientale: astringente, digestiva, afrodisiaca, lassativa, tonica, diuretica. Viene usata in medicina per combattere tosse e febbre, ma anche per dolori addominali, scottature, infiammazioni ed emorragie. E se tutto questo non dovesse bastare risulta essere anche un potente aiuto per il sistema cardiocircolatorio e per l’osteoporosi.

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Sebbene sia considerata sicura per la maggior parte delle persone, ci sono alcune controindicazioni che devono essere prese in considerazione tra cui allergie ad altre piante della famiglia delle Phyllanthaceae. L’aspetto da tenere maggiormente in considerazione è l’interazione con farmaci, in particolare con anticoagulanti o quelli utilizzati per la pressione alta e il diabete. Inoltre, essendo molto ricca di fibre e potrebbe avere effetti lassativi se consumata in grandi quantità. Ecco perché prima di iniziare ad assumerla è sempre opportuno consultare prima il medico, in particolare in presenza di patologie.

In cosmetica

Grazie alla presenza di vitamina E, alle sue proprietà antiossidanti, idratanti e rigeneranti, si fa un largo uso dell'amla in cosmetica. Aggiunto nelle creme aiuta a contrastare i segni dell’invecchiamento. Sul viso è possibile applicare l’estratto in polvere che, grazie al potere astringente, si rivela un ottimo rimedio naturale anche per contrastare problemi giovanili come brufoli o acne.

Sotto forma di olio per il cuoio capelluto, stimola la crescita dei capelli, prevenire la caduta dei capelli e migliorare la salute del cuoio capelluto. Unita in polvere al dentifricio aiuta a prevenire le carie, combattere i batteri e mantenere l'alito fresco.

Cosa sapere quando l’acquisti

In commercio è possibile acquistare integratori alimentari a base di amla sia online che in erboristeria. Sono disponibili sotto forma di olio per capelli, intorno ai 9 euro per una confezione da 200 ml, o in compresse, con un costo che varia tra i 12 e i 15 euro all'etto.

Se invece desideri acquistare amla per uso alimentare, ti consigliamo quella in polvere il cui prezzo varia tra i 7 e i 12 euro per 100 grammi, ma che in alcuni casi può arrivare a superare i 20.

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Come usare l'amla in cucina

La polvere di amla per uso alimentare può essere aggiunta a piatti salati come zuppe, stufati e salse in particolare se ti piacciono i sapori aciduli. Inoltre si può sciogliere in acqua per realizzare bevande rinfrescanti e salutari come il chutney di amla o il succo di amla fresco, che può essere consumato da solo o miscelato con altre bevande. Il succo, inoltre, può essere utilizzato anche per preparare dolci, come ad esempio la rasgulla, un famoso dolce indiano. Si tratta di palline di latte fatto coagulare fino a formare un formaggio fresco chiamato chena che vengono poi fatte bollire in uno sciroppo a base di acqua di rose e cardamomo e aromatizzato con amla. È uno dei dolci iconici della cucina indiana, spesso servita durante le feste. Inoltre ha un elevato valore culturale e nel 2015 è stato designato come il dolce ufficiale dello stato del Bengala Occidentale.

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In alcuni paesi asiatici, infine, l'amla è un ingrediente usato in alcune tipi di salse, di chutney e curry. Se hai la possibilità di acquistarlo intero, prova ad affettare i frutti e condiscili con sale e succo di limone. Lasciali poi essiccare al sole per qualche giorno, finché non sono completamente disidratati: potrai servirli come stuzzichino o come aperitivo.

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