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13 Agosto 2024 15:00

Alla scoperta della “palatella” di Ferragosto: che cos’è il panino simbolo di una tradizione

Più di un semplice panino: la palatella è una ricetta simbolo di un popolo e di una tradizione che prosegue da generazioni. Legata alla figura della Madonna di Materdomini, si mangia rigorosamente a Ferragosto ed è una preparazione della cucina povera che racconta l’anima dell'Agro Nocerino-Sarnese.

A cura di Martina De Angelis
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In tutta Italia la celebrazione di Ferragosto vuol dire una gita e un picnic, ma nell’Agro Nocerino-Sarnese vuol dire solo una cosa: festeggiare la Madonna di Materdomini e mangiare, la notte tra il 14 e il 15 agosto la palatella in suo onore, una delle molte ricette tradizionali italiane tipiche di Ferragosto.

Una ricetta della cucina povera ma gustosa e saporita, che per tradizione viene consumata in questa notte particolare per concludere in bellezza il pellegrinaggio presso il Santuario di Materdomini a Nocera Superiore in occasione dell’Assunzione, la festa religiosa che cade il giorno di Ferragosto.

La patella diventa quindi molto più di un semplice panino: è una tradizione antica ma ancora oggi molto sentita, tramandata da una generazione all’altra e simbolo di una festa che, come molte altre festività religioso soprattutto nel Sud Italia, è un’unione unica e particolare del sacro e del profano.

Che cos’è la palatella

La palatella è un piatto povero della tradizione contadina di Nocera Superiore. Si tratta di un filone di pane impastato in modo che alle estremità abbia due nodi che lo rendono molto simile nella forma a una caramella. All’interno viene farcito con due soli ingredienti, ma molto saporiti: le melanzane sottaceto condite con origano, aglio, olio e peperoncino e alici di Cetara sotto sale, un mix che prende il nome di ‘mpupata.

Ancora oggi, in occasione della festa di Ferragosto, la palatella con la ‘mpupata viene preparata in questo modo e di solito di gusta insieme a un buon bicchiere di vino locale o nel corso della festa religiosa oppure in famiglia, ma anche come pranzo al sacco da portare in una eventuale gita. Anche se è una pietanza strettamente legata alla festività dell’Assunzione, oggi è diventata talmente iconica che a Nocera Superiore c’è anche chi la prepara tutto l’anno.

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Perché la palatella si mangia proprio a Ferragosto?

Mangiare la palatella a Ferragosto, anzi precisamente nella notte tra il 14 e il 15 agosto, si deve alla tradizione di andare in pellegrinaggio, proprio quella notte, al Santuario Materdomini di Nocera Superiore.

Ferragosto, infatti, è la festa dell’Assunzione della Madonna e gli abitanti di Nocera sono particolarmente legati alla Vergine del loro santuario. Secondo la leggenda venne eletto nel punto dove la Madonna stessa disse a una contadina, in sogno di scavare: lì la ragazza trovò sepolto il di una Madonna con bambino e così, nel 1061, fu eretta la basilica in suo onore.

In occasione della festa dell’Assunta, quindi, gli abitanti di Nocera e dei paesi limitrofi (ma non solo: i pellegrini provenivano da tutta la Campania) si sono sempre recati al Santuario a rendere omaggio alla Madonna di Materdomini. E con loro, nel cammino, portavano proprio la palatella, riempita con una farcitura sostanziosa ma priva di carne per rispettare all’antica regola di di non mangiare alla viglia dell’Assunzione.

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