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15 Ottobre 2024 12:30

Qual è l’impatto ambientale degli alimenti e come scegliere quelli che inquinano meno

Qual è l'impatto delle nostre scelte d'acquisto sul pianeta? Cosa vuol dire seguire un'alimentazione sostenibile? Tutto quello che devi sapere sugli alimenti sostenibili e su come sceglierli.

A cura di Francesca Fiore
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L'alimentazione sostenibile è un concetto di cui si sente parlare sempre più spesso, ma molti di non sanno cosa voglia esattamente dire nella pratica quotidiana. Spesso parliamo di abitudini da cambiare e prospettive da ribaltare, nell'ottica di un futuro più armonico, anche se non sappiamo bene da dove partire per realizzare effettivamente questi cambiamenti: la parola sostenibilità è spesso al centro di questi discorsi. Ma cosa vuol dire quando diciamo che un cibo è sostenibile? Ci sono delle caratteristiche da osservare per essere sicuri di produrre il minor impatto possibile quando facciamo delle scelte di consumo? Oggi ti raccontiamo cosa vuol dire alimento sostenibile e come orientarti nei tuoi acquisti culinari.

Cosa vuol dire cibo sostenibile

La parola sostenibile non ha un valore assoluto, ma deve essere sempre messa in relazione a qualcosa. Quando si parla di cibo sostenibile ci riferiamo a prodotti e alimenti che hanno un impatto in termini di utilizzo di risorse e di inquinamento minore di quelli che consumiamo di solito: ma cosa vuol dire esattamente?

verdure dell'orto

Prima di raccontare cosa vuol dire sostenibilità in relazione al cibo, serve sottolineare che la sostenibilità alimentare è un concetto in continua evoluzione: non esiste una risposta univoca e universale a questa domanda. La cosa importante è saper orientare le proprie scelte verso prodotti che, nel complesso, rappresentino un passo verso un sistema alimentare più rispettoso dell'ambiente, delle persone e del pianeta. In linea generale, un alimento può essere considerato più o meno sostenibile di un altro in base ad alcune caratteristiche:

  • Luogo di produzione. Un alimento prodotto vicino al supermercato o al banco del mercato di fiducia sarà sempre più sostenibile di un prodotto nato lontano e che ha dovuto percorrere chilometri e chilometri per arrivare fino a noi. Un esempio? Il pesce locale: per chi abita sullo Stivale, delle alici italiane saranno sempre più sostenibili di un salmone pescato nei mari del Nord. Varrà invece il contrario per chi abita in Islanda. Scegli dunque prodotti locali: ridurre la distanza percorsa dai cibi per il trasporto significa diminuire le emissioni di gas serra.
  • Stagionalità. Per produrre alimenti nella loro stagione di riferimento si impiegano sempre meno risorse rispetto alla produzione in serra. Seguire il ciclo naturale delle stagioni permette di consumare frutta e verdura al loro apice nutrizionale, con minor bisogno di conservazione e trasporto. Comprare le fragole in primavera costerà meno che comprarle a novembre: non solo a te, ma all'intero pianeta.
  • Tipo di alimento. A parte eccezioni e distorsioni del mercato globale, produrre un alimento vegetale comporterà sempre un impatto minore rispetto al suo corrispettivo di origine animale. La produzione di carne, soprattutto quella da allevamenti intensivi, ha un impatto ambientale maggiore rispetto alle colture vegetali: ridurre il consumo di carne e aumentare il consumo di legumi, cereali e frutta secca è sicuramente una scelta più sostenibile. Attenzione però ai sostituti che invece inquinano perché prevedono un grande impiego di risorse per la loro produzione: un esempio su tutti è il seitan.
  • Lavorazioni. Gli alimenti minimamente lavorati, come frutta e verdura fresca, legumi secchi e cereali integrali, sono generalmente più sostenibili di quelli confezionati e processati.
  • Certificazioni di sostenibilità. Esistono diverse certificazioni che attestano la produzione sostenibile di cibo, come Fairtrade, Rainforest Alliance e MSC e che ti garantiscano determinati standard in termini di impatto ambientale.
spesa marzo

Perché scegliere alimenti sostenibili

Ma perché, potremmo chiederci, dovremmo comprare alimenti considerati sostenibili rispetto ad altri? La risposta è semplice e facilmente riassumibile. Per prima cosa gli alimenti sostenibili contribuiscono a ridurre l'inquinamento, la deforestazione e limitare l'attuale spreco di risorse: considera che l'agricoltura (allevamento compreso) è tra le fonti di inquinamento più importanti al mondo e rappresenta una quota fra il 13 e il 18% delle emissioni totali di gas serra sul pianeta. Questo tipo di alimenti, inoltre promuovono lo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali e valorizzano il lavoro dignitoso. Ultimo, ma non per importanza, un'alimentazione sostenibile garantisce un'alimentazione più equilibrata perché tende a privilegiare cibi freschi, nutrienti e ricchi di gusto.

L'impatto ambientale degli alimenti che consumiamo

L'impatto ambientale dei cibi che quotidianamente consumiamo è un concetto complesso e determinato da molti fattori diversi che investono ambiti come la produzione agricola, la trasformazione alimentare dei prodotti, il metodo di distribuzione e la vendita, ma anche i consumi e lo smaltimento. Non è facile determinare dunque quale sia esattamente l'impronta energetica o ambientale di un alimento e, nel corso degli anni, sono state stilate molte "classifiche" che tengono conto di uno o dell'altro fattore. Nella tabella che segue ci siamo rifatti alle elaborazioni della Società italiana di medicina ambientale (Sima) che nel 2023 ha pubblicato una classifica degli alimenti la cui produzione richiede maggiori o minori emissioni di CO2.

Prodotto CO2 prodotta per kg
Manzo 59,6 kg
Agnello 24,5 kg
Formaggi 21,2 kg
Cioccolato 18,7 kg
Caffè 16,4 kg

Per quanto riguarda le cotture, anche in questo caso abbiamo cotture che presuppongono un impatto maggiore: tra le più dannose la cottura con il carbone, che nel mondo viene usata ancora da 2,5 miliardi di persone, seguita dalla cottura a gas: secondo la Sima sostituire anche solo la cottura a gas con quella a induzione porterebbe a risparmiare in media 245 kg di CO2.

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