Meno famosa della varietà arancione, l’albicocca nera è ugualmente buona: succosa e saporita, esiste in diverse varianti e in cucina può essere usata esattamente come la più celebre arancione.
La natura è in grado di sorprendere con la sua immensa varietà, ma quando ci si mette anche l’uomo riesce a creare cose incredibili. Come nel caso dell’albicocca nera, un particolare ibrido risultato dal lavoro degli scienziati. Nata per attecchire in tutta l’Asia e nel Caucaso settentrionale, l’albicocca nera oggi è coltivata anche negli Stati Uniti e in Europa occidentale, dove viene usata anche per decorare i giardini data la sua bellezza, soprattutto in primavera.
Ma l’albicocca nera, di piacevole, non ha solo l’aspetto: è un frutto sano e gustoso, che può essere usato in cucina proprio come la più celebre varietà arancione.
L’albicocca nera nasce in laboratorio come ibrido, risultato dall’unione tra un’albicocca ordinaria e una ciliegia susina (frutti di un albero Prunus cerasifera, conosciuto anche come amolo o mirabolano). Di un colore che varia dal giallo al viola scuro, il frutto è di dimensioni più piccole rispetto all’albicocca normale. Anche il sapore cambia rispetto al frutto originale: l’albicocca nera, infatti, ha una polpa succosa ma più fibrosa, con un sapore a metà tra una prugna e una ciliegia, ma con un sentore di albicocca che rimane in bocca.
Il nome albicocca nera racchiude un’ampia varietà di frutti: questo ibrido, infatti, esiste nelle specie manaresi, grande ritardo, nero americano, spor ciran. Anche se variano leggermente dal punto di vista del gusto e della coltivazione, tutte queste piante hanno la caratteristica di essere molto resistenti al gelo.
L’albicocca nera ha ereditato dal ciliegio la fioritura tardiva e il lento sviluppo primaverile, ma in realtà è molto più resistente come tipo di albero, proprio per questo è molto diffusa nelle zone dove il clima è più freddo, come la Russia centrale. Di media altezza, l’albero è molto bello e somiglia a un grande cespuglio, motivo per cui viene spesso usato come ornamento per i giardini. I frutti sono piccoli, ricordano molto una prugna e quando sono maturi acquisiscono un colore scuro da cui viene il nome di “albicocca nera”.
E l’albicocca nera non è solo bella: il frutto, oltre a essere buono, ha delle ottime proprietà benefiche per il nostro organismo, tra cui il rafforzamento del sistema immunitario e del sistema cardiovascolare, l’acceleramento del metabolismo e la regolarizzazione dell’intestino.
L’albicocca nera, al pari della sua parente classica, può essere usata in cucina nelle ricette più varie. L’unica accortezza da avere è quella del sapore, che risulta essere leggermente più aspro rispetto all’albicocca tradizionale, anche se è una caratteristica che cambia al base di variante. Tenendo conto di questa sua particolarità, l’albicocca nera può essere usata in qualsiasi preparazione: ci si possono fare creme, marmellate e mousse, torte e crostate, ma anche ricette più particolari come il liquore.
E non solo: forse non lo sai, ma l’albicocca non si usa solo per i dolci, ma anche per i piatti salati. Qualche esempio? L’invitante pollo alle albicocche, una variante originale e gustosa che sorprenderà i tuoi commensali.