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12 Agosto 2020 11:24

Addio a Stefano Pernigotti, l’imprenditore che fece conoscere al mondo i gianduiotti

È morto a Milano, dove viveva da tempo, il Cavaliere Stefano Pernigotti. L'uomo, che si è spento all'età di 98 anni, era il nipote del fondatore dell'omonima azienda dolciaria di Novi Ligure, in provincia di Alessandria. A lui il merito di aver reso l'azienda di famiglia uno dei gruppi italiani più importanti del settore e di aver fatto conoscere al mondo il simbolo della tradizione cioccolatiera italiana: il gianduiotto.

A cura di Emanuela Bianconi
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Stefano pernotti

Stefano Pernigotti, nipote del fondatore dell'omonima azienda dolciaria di Novi Ligure, in provincia di Alessandria, si è spento ieri a Milano, dove viveva da tempo, all'età di 98 anni. Nato nella cittadina piemontese, l'imprenditore mantenne la proprietà della Pernigotti fino al 1995, anno in cui il gruppo fu acquisito dai siciliani Averna. Nel 2013, l'azienda fu poi ulteriormente ceduta al gruppo turco appartenente alla famiglia Toksöz.

A Stefano Pernigotti va il merito di aver reso la ditta di famiglia uno dei gruppi italiani più importanti del settore; iconici alcuni prodotti della casa torinese: dal gianduiotto, uno dei simboli più amati della tradizione cioccolatiera italiana, ai cremini, dai torroni alle creme spalmabili. Colpito da una tragedia immane (perse entrambi i figli, di appena 13 e 17 anni, in un incidente stradale mentre la famiglia era in Uruguay per visitare uno stabilimento), che cambiò probabilmente le sorti dell'azienda, era un imprenditore illuminato e appassionato, lavorare per lui significava entrare a far parte di una grande famiglia. Filantropo e benefattore, supportava, sempre in silenzio e con discrezione, numerose opere di beneficenza.

Seguì a distanza e con profondo dolore anche le recenti vicissitudini dello stabilimento: nel 2018, infatti, la proprietà turca annunciò l'intenzione di chiudere lo stabilimento di Novi Ligure e iniziare a produrre in patria; a rischio, vi erano circa 200 posti di lavoro tra i dipendenti della fabbrica novese e quelli degli uffici di Milano. Nel 2019, in seguito all'accordo raggiunto con il Ministero dello sviluppo economico, sembra che la vicenda si sia risolta nel migliore dei modi e che a ottobre sia prevista la ripartenza della produzione.

A dare il triste annuncio è Gian Paolo Cabella, sindaco di Novi: "Come amministrazione non possiamo che unirci al cordoglio e al dolore della città che era molto molto affezionata al Cavaliere. Ha segnato un'epoca con la generazione dei nostri genitori e con quelle precedenti. Tutti ricordano come nel bombardamento dell'8 luglio 1944 avesse offerto rifugio ai novesi nelle cantine dello stabilimento". Stefano Pernigotti verrà sepolto a Novi Ligure nella tomba di famiglia insieme alla moglie e ai figli.

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