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7 Novembre 2023 15:00

Acqua di Melissa, l’affascinante storia della “pozione” dei frati carmelitani scalzi

Da sempre custodi di ricette segrete e preparati quasi miracolosi, i frati hanno ideato un’altra “pozione magica”: l’acqua di melissa, le cui doti leggendarie sono arrivate fino ai giorni nostri.

A cura di Martina De Angelis
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Tra le mura di un antico convento sospeso sull’acqua della Laguna di Venezia si nasconde un piccolo giardino florido dove, tra piante di ogni tipo, i padri carmelitani scalzi coltivano la Melissa moldavica. Potrebbe non dirti niente il nome di questa piantina, ma in realtà è l’ingrediente segreto di una delle “pozioni magiche” più celebri nate dalla sapienza dei frati: l’acqua di melissa, un rimedio antico di secoli.

Intrecciato alla storia della magica laguna veneziana, questo preparato prezioso viene da sempre considerato un vero e proprio portento per la salute e oggi è ingrediente base di una vasta gamma di prodotti benefici, anche cosmetici.

Cosa è l’acqua di melissa, il prezioso rimedio dei carmelitani

La cultura italiana deve tantissimo al mondo dei conventi, che nel corso dei secoli non solo sono stati dei veri e proprio luoghi di trasmissione culturale, ma anche laboratori preziosi dove sono nate alcune prelibatezze ormai parte del nostro patrimonio, dai dolci ai preparati più particolari. Come l’acqua di melissa, rimedio terapeutico per eccellenza della tradizione carmelitana: i frati carmelitani scalzi la producono da tre secoli, e ancora oggi usano la stessa ricetta originale del XVIII secolo.

Si tratta di un preparato fitoterapico che si ricava per distillazione dalle foglie e dai fiori della pregiata Melissa moldavica. La pianta, famosa per la sua ricca concentrazione di principi attivi e fitocomplessi, viene unita ad altri tre oli essenziali puri – cedro, chiodi di garofano e cannella – trasformandosi in una vera “pozione magica” che, secondo la credenza popolare, cura quasi ogni male.

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La storia dell’acqua di melissa, dall’origine parigina all’invenzione veneziana

L’acqua di melissa ha una storia affascinante, che affonda le sue origini all’inizio del Settecento. In questo periodo, infatti, un frate carmelitano scalzo del convento di Venezia si reca in viaggio a Parigi e conosce l’alcolato di melissa, un preparato molto diffuso nella città francese a base di nove spezie e quattordici piante, tra le quali figurava la Melissa officinalis.

Questo preparato, ideato anche in Francia dai frati carmelitani, erano molto diffuso tra la popolazione, così il frate quando tornò in laguna decise di provare a sviluppare una sua versione. Ma nell’orto del convento c’era la Melissa moldavica, così il frate la sostituì alla officinalis e creò la sua personale versione della ricetta francese.

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Era il 1710, e nasceva ufficialmente l’acqua di melissa, che pochi mesi dopo iniziò a essere prodotta presso la nuova distilleria dei frati, un edificio del convento annesso a Calle Priuli del Cavalletti. Il distillato divenne in breve tempo un rimedio di successo, tanto che nel 1754 servì un decreto della Repubblica Serenissima per assegnare ai frati carmelitani scalzi di Venezia l’esclusivo permesso di produzione e vendita, in modo da evitare ogni possibile contraffazione.

 

L'uso dell’acqua di melissa crebbe a dismisura, e presto si guadagnò la fama di panacea per ogni tipo di disturbo comune: il suo successo fu tale che viene menzionata persino nelle opere di Carlo Goldoni, sicuramente familiare con il distillato poiché figlio di un venditore di balsami ed essenze.

Gli utilizzi: benessere e alimentazione (e non solo)

Come tutte le leggende, anche quella dell’acqua di melissa ha un fondo di verità. Forse non può davvero curare tutti i mali, ma sicuramente il distillato ha delle ottime qualità che possono aiutare in tanti aspetti della vita quotidiana.

Il suo uso principale è la capacità di somatizzazioni dell’ansia a carico dell’apparato gastroenterico: la melissa, infatti, svolge un’azione sedativa e antispastica sulla muscolatura liscia addominale. Ma l’acqua di melissa ha anche molte altre proprietà, tra cui antivirali, antibatteriche e antiinfiammatorie.

Proprio per questo, l’acqua di melissa è impiegata per alleviare mal di testa, nausea (soprattutto quella da viaggio), infiammazioni del cavo orale e malattie da raffreddamento. Il distillato può essere usato per preparare tisane digestive, per sciacqui alla bocca e alla gola, ma anche per essere frizionato per esempio sulle tempie in caso di mal di testa. L’acqua di melissa ha anche un ampio impiego cosmetico, e infatti si trova in vendita anche come crema viso e crema corpo; poche gocce aggiunte al normale shampoo aiutano anche a contrastare la caduta dei capelli e a favorirne la ricrescita.

Le gocce di acqua di melissa sono anche molto usate dall’aromaterapia: per favorire il benessere psico-fisico basta versare poche gocce nel diffusore elettrico riempito con acqua e godere dell’effetto rilassante e calmante.

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