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8 Febbraio 2023 11:00

A tavola con Burlamacco: i piatti tipici del Carnevale di Viareggio

Burlamacco e Ondina sono i simboli del Carnevale di Viareggio, uno dei più famosi al mondo: ma cosa si mangia durante questa festa? Scopriamolo insieme.

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Il Carnevale di Viareggio è tra i più spettacolari e importanti al mondo: oltre 150 anni di storia che si rinnova ogni 365 giorni. Canti, gioie, feste e carri allegorici la fanno da padrone sulla bellissima passeggiata di Viareggio ma non possiamo sottovalutare la golosità di questa festività: dopotutto se lo chiamano "Martedì grasso" ci sarà un motivo. La gastronomia della Versilia è ricchissima ma, in questo periodo dell'anno tanto particolare, la città dà il meglio a tavola. Vediamo i piatti tipici più buoni del Carnevale di Viareggio.

Dai fagioli all'uccelletto alle ondine: quante squisitezze toscane

La prima sfilata dei carri sulla storica Via Regia, nel cuore della città vecchia di Viareggio, è datata 24 febbraio 1873, ideata da un gruppo di giovani al Caffè del Casinò. L'obiettivo è quello di omaggiare la loro festa preferita, il Carnevale per l'appunto. Da quel momento in poi il Carnevale di Viareggio ha conquistato le pagine dei più prestigiosi giornali del pianeta, divenendo una delle feste più celebrate e famose al mondo. Spettacolari carri allegorici che fanno capo alla storia dell'Italia, passata e presente, con tantissima ironia e satira verso la classe politica e gli avvenimenti che ci circondano. Una sola cosa non cambia mai, introdotta nel 1930: la presenza di Burlamacco. La maschera tipica di Viareggio, ideata dal pittore e grafico futurista Uberto Bonetti, diventa protagonista dell'evento a partire dal 1931 insieme a Ondina, la sua fidanzata. Rappresentano i due momenti clou della vita della città: l'estate e il Carnevale.

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Una celebre pasticceria della città ha dedicato anche un dolce a Ondina, le ondine per l'appunto. Si tratta di mini bon bon al forno ripieni di crema chantilly tipici dei giorni Carnevale. Molto noti anche i cenci, il nome con cui in Toscana ci si riferisce alle chiacchiere ma i più nostalgici associano le sfilate della festa alle frittelle di riso. Questo dolce, condito anche con l'uvetta, era originariamente legato alla festa del papà e a San Giuseppe ma negli anni è diventato caratteristico anche del Carnevale, non abbandonando comunque la propria "mission" originaria.

Il Martedì grasso viareggino non è fatto di soli dolci però, anzi, il piatto più celebre di questo Carnevale è probabilmente un contorno molto saporito e antico: fagioli all'uccelletto (magari con la salsiccia), accompagnati dall'onnipresente focaccia seravazzina. Non lasciarti ingannare dal nome però, perché in questo piatto volatili non ce ne sono. È sì un contorno molto ricco ma il riferimento ornitologico fa capo a un "complemento di termine": i fagioli sono, letteralmente, all'uccelletto, ovvero da usare come accompagnamento alla selvaggina. Altro piatto squisito e molto tradizionale sono i tordelli, una sorta di ravioli ripieni di carne e conditi con un ragù simile a quello bolognese, con una salsa di pomodoro o con una semplice mantecatura di burro e parmigiano. Ultimo, ma non ultimo: il cacciucco, sia di mare sia di terra. Classico del viareggino è il cacciucco di pollo servito con dei crostini di pane toscano ma anche la versione classica col pesce è molto apprezzata per una sosta durante la frenetica giornata in cui i carri allegorici la fanno da padrone.

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Quello che i piatti non dicono
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