Pani, formaggi, carni: sono i prodotti che usciranno dal nuovo Squisito Food Lab, il laboratorio artigianale avviato all’interno della comunità di San Patrignano. Oltre 2000 mq totali di struttura in cui i ragazzi coinvolti si dedicheranno all’agroalimentare, contribuendo in prima persona alla sussistenza della comunità stessa. Il progetto è stato inaugurato lo scorso 30 ottobre.
Caseificio, forno e norcineria: tutto in un unico polo agroalimentare, all’interno della comunità di San Patrignano. Sono circa 150 le ragazze e i ragazzi impegnati nel nuovo progetto gastronomico sulle colline romagnole rinominato Squisito Food Lab e inaugurato lo scorso 30 ottobre. La comunità agricola di San Patrignano, già partecipe nella lavorazione del vino firmato da Carlo Cracco, si conferma sempre più coinvolta nelle questioni alimentari. Questo nuovo progetto non solo garantisce lavoro e una formazione altamente specifica ai ragazzi, ma contribuisce anche alla “sussistenza” di San Patrignano. Gran parte dei prodotti realizzati all'interno del Food Lab, infatti, oltre alla vendita è destinata al consumo dei membri della comunità.
Nel progetto, inaugurato pochi giorni fa e già inserito in un’ottica di espansione, arriveranno a essere coinvolti circa 250 ragazzi in spazi, già esistenti, ingranditi e implementati. La norcineria passa da 200 mq a 700 mq, il caseificio da 400 a 900 e il forno raddoppia arrivando a 700 mq. Tecnologie e strumentazioni all’avanguardia garantiranno inoltre la massima qualità dei prodotti realizzati, con i ragazzi coinvolti che potranno apprendere le migliori tecniche di lavoro da professionisti esterni inseriti nel progetto.
“Questo laboratorio – ha detto Letizia Moratti, co-fondatrice della Fondazione San Patrignano e presente all’inaugurazione del polo alimentare – favorirà una formazione sempre più qualificata grazie ai maestri che verranno a insegnare le più moderne tecniche di produzione. Infine, grazie all’ampliamento di tre settori strategici permetterà di incrementare la vendita dei propri prodotti e quindi migliorare la propria sostenibilità economica”.
Detto degli spazi rinnovati e implementati, ci sono anche altri numeri a spiegare l’importanza del laboratorio agroalimentare all’interno della comunità di San Patrignano. Sia per quanto riguarda il coinvolgimento dei ragazzi sia la mole di prodotti realizzati. Il forno impegna attualmente 72 membri, intenti a dare vita (anche tramite l’utilizzo di grani antichi romagnoli, riscoperti e recuperati) a pani di ogni tipo, piadine, panettoni e colombe per le ricorrenze. Circa 1320 kg di lievitati vengono sfornati ogni giorno.
All’interno del caseificio lavorano invece 48 fra ragazzi e ragazze. Gran parte del formaggio proviene da latte vaccino degli allevamenti di SanPa, distanti appena 300 metri dal laboratorio di produzione. Formaggi freschi, tra cui l’immancabile squacquerone, e più o meno stagionati vengono qui realizzati, per un totale di circa 248 mila kg di forme di latte vaccino, 30 mila di latte ovino e 6.150 di caprino lavorati ogni anno.
Filiera prevalentemente a chilometro zero anche per quanto riguarda la norcineria. I membri di San Patrignano danno continuità a un'arte ultra secolare realizzando prodotti con materie prime locali. I maiali sono allevati in comunità e le carni, dopo essere state macellate all’esterno, tornano a San Patrignano dove vengono lavorate dai ragazzi (attualmente 25). Nascono salami, prosciutti, pancette e lombi, derivati dai circa 1000 suini allevati ogni anno da cui si ricavano più di 22 mila kg di salumi. I prodotti realizzati all’interno della comunità possono essere acquistati dall’eshop ufficiale.
Foto per gentile concessione dell'ufficio stampa di San Patrignano