Il convento San Francesco a Ripa di Roma, nel quartiere Trastevere, offre formazione gratuita ai ragazzi bisognosi e li fa lavorare trasformandosi in un pub un paio di volte al mese.
Siamo abituati a pensare a conventi e monasteri come luoghi avulsi dal mondo. Abbiamo avuto degli esempi all'estero di ecclesiastici aperti alla modernità e in grado di creare business, come il caso del convento olandese che vende vino ma abbiamo esempi del genere anche in Italia. A Roma c'è un convento che sta puntando sulla formazione dei ragazzi bisognosi e che un paio di volte al mese si trasforma in un vero e proprio pub. Puoi venire qui, al San Francesco a Ripa di Trastevere, e goderti una splendida serata con ricette conventuali o i più classici menu da pub.
A raccontare questa storia è il Gambero Rosso perché il convento ha individuato nell'Academy della redazione romana il corso perfetto da far fare ai propri ragazzi. Il primo a usufruire di questo progetto è stato Arbi, 22enne albanese arrivato come minore non accompagnato. Ha vissuto in una casa-famiglia fino alla maggiore età quando poi, per legge, ha dovuto fare le valigie. Ha trovato posto al al convento dei Frati Minori e lo scorso anno è diventato pizzaiolo. Il ragazzo ha un contratto di apprendistato per tre anni, vive in un appartamento gestito dal convento e contribuisce all'affitto con un rimborso spese.
Percorso diverso fatto da Sanjay, 20enne di origini bengalesi arrivato in Italia come rifugiato politico. Il suo sogno era fare il cuoco e, dopo un'esperienza in Abruzzo come lavapiatti prima e aiuto cuoco poi, ha trovato spazio al convento dove cucina per i frati. A breve comincerà il corso da chef per specializzarsi ancor di più e, speriamo, diventare un grande cuoco.
Arbi e Sanjay non sono gli unici ospiti del convento: ci sono tanti ragazzi che danno una mano in cucina e che mangiano insieme ai frati. In questo cenobio, a differenza di molti altri in Italia e all'estero, non si producono conserve o alcolici. È autosufficiente e non vende all'esterno. La scelta di trasformare il luogo in un pub, in una sorta di pop-up evento, è data proprio dalla presenza dei ragazzi che hanno bisogno di fare esperienze diverse e incontrare tante persone.
Ma come si trasforma un convento del ‘700 in un pub? Nei giorni del "cambio destinazione" gli ospiti del convento trasformano la sala comune mettendo tavoli e montando un palco per la musica dal vivo. Il menu ha alcune ricette conventuali ma soprattutto hamburger, patatine, birre alla spina. Sul menu non ci sono i prezzi: ogni cliente dona un'offerta a piacere a fine cena. La comunità vive grazie alle donazioni di una fondazione esterna e quindi il convento usa queste serate per far conoscere il programma di formazione e per raccogliere soldi da dare in beneficenza. Un bel progetto che sarebbe ancor più bello se fosse condiviso da tutti gli altri istituti in Italia.