A Messina l’arancino più grande del mondo: battuto il record. Spreco di cibo? Tutto donato

Ci sono voluti giorni di preparazione e quintali di ingredienti ma alla fine ce l'hanno fatta: in Piazza Duomo a Messina è stato realizzato e premiato l'arancino più grande al mondo. Il nuovo Guinnes World Record, certificato proprio dal giudice Lorenzo Veltri, è stato fatto dalla rosticceria Panyllo di Messina. L'arancino pesa 56,2 kg per 60 cm di altezza e 55 cm di diametro. Battuto il precedente record di 32 kg realizzato a Catania nel 2019. Una doppia vittoria dunque, sia per il record sia per aver battuto una "rivale" nel derby degli arancini.

Un arancino da record

Una vera e propria impresa quella compiuta da Stefano e Davide Ferro, titolari del panificio che ha realizzato l'arancino: "Siamo felici per noi, per Messina e per tutta la categoria del settore della rosticceria della città. È una grande emozione aver ottenuto il prestigioso titolo internazionale dopo un lavoro intenso durato settimane e un grande sforzo organizzativo". Scrivono poi sui social che questa vittoria "non è solo nostra ma anche di tutti i nostri collaboratori che ieri sera non erano presenti sul palco, ma che erano impegnati per la grande riuscita dell'evento, ed erano sparsi tra il laboratorio e le casette, per poter fornire un ottimo servizio a tutta Messina. GRAZIE ragazzi che siete il cuore pulsante dell'attività. E un grazie va anche a tutte nostre famiglie che ci hanno aiutato ad organizzare l'evento è che ieri sera ci ha aiutato ad affrontare tutto l'evento".

L'occasione è stata festeggiata con grande entusiasmo dal popolo: Piazza Duomo gremita per assistere alla preparazione e alla pesa. Presenti il sindaco di Messina, Federico Basile, e l’assessore agli Spettacoli e ai Grandi Eventi, Massimo Finocchiaro.

Molti hanno criticato l'iniziativa perché associa nuovamente la città di Messina, la Sicilia e in generale tutto il Sud a un popolo di mangioni che pensa solo a ingurgitare alimenti calorici, ritenendo questa iniziativa uno spreco di cibo. In realtà l'arancino non è stato uno spreco, anzi: a parte la fetta donata a Veltri che ha certificato il record, tutto il gigantesco prodotto di rosticceria è stato portato alla mensa dei poveri di Sant'Antonio e Sant'Annibale per essere donato agli ospiti della serata. Una piacevole sorpresa donata a chi, di solito, sorprese piacevoli non ne ha mai.