video suggerito
video suggerito
25 Febbraio 2022 15:00

A Mentone il Carnevale è giallo: nel paese la festa che ha salvato i limoni locali

Poco al di là del confine italiano, affacciato sul mare della Costa Azzurra, Mentone tiene alto il suo nome anche grazie a un’importante festa dedicata ai limoni. Simile al Carnevale, ma all’insegna degli agrumi.

A cura di Alessandro Creta
160
Immagine

A Mentone, soleggiato paese sulla Costa Azzurra da poco meno di 30 mila abitanti, da ormai 88 anni a questa parte si rinnova una tradizione fortemente legata a un prodotto d'eccellenza locale: il limone. Per le vie della città un trionfo di agrumi e scenografici allestimenti: è la Fête du Citron, una ricorrenza che a suo modo ha contribuito a salvare questi speciali frutti gialli. Un po' con come il nostro Carnevale, ma con un intento un po' più nobile.

Mentone, francese per un soffio

In Italia di certo abbiamo poco da invidiare agli altri Paesi per quanto riguarda la produzione e la qualità dei nostri limoni. Dai quelli di Sorrento e della Costiera Amalfitana fino a Siracusa e Messina (l’Interdonato sarebbe il preferito della Regina Elisabetta), passando anche per il lago di Garda. Insomma, non siamo messi così male; anzi abbiamo prodotti che all’estero ammirano e non poco.

A questo elenco, per davvero pochi chilometri, non possiamo aggiungere un’altra varietà di limone (riconosciuta anche dal marchio Igp) altrettanto rinomata: quella di Mentone. Ci troviamo in una solare cittadina francese, a una manciata di chilometri dal confine. Anzi, se proprio vogliamo essere precisi, Mentone era a tutti gli effetti un centro italiano, prima di passare sotto la bandiera dei nostri cugini transalpini nel 1945. I limoni locali, insomma, fino a un’ottantina di anni fa facevano parte dell’elenco di eccellenze italiane sopra menzionato.

Immagine

Mentone, nonostante non sia un grande centro, deve parte della sua fama (oltre alla presenza del ristorante Mirazur di Mauro Colagreco) proprio alla coltivazione e alla produzione dei suoi agrumi gialli. I quali in passato hanno anche rischiato seriamente di finire nel dimenticatoio. Di fatto, e per fortuna aggiungiamo, sono stati “salvati” dalla seconda metà del secolo scorso da una festività che li ha messi al centro dell’attenzione: la Fête du Citron, nata già nel 1934.

Si tratta di un’occasione per certi versi simile al Carnevale: si tiene tendenzialmente nella seconda metà di febbraio e vengono realizzati dei grossi allestimenti in cui i limoni (ma anche aranci o agrumi in generale) sono i protagonisti indiscussi. Composizioni enormi, sculture a tema, il tutto contornato da cortei mascherati e gente in festa. Nel 2019 questa celebrazione è stata nominata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco e, nel 2022, si è giunti all’edizione numero 88. Ma da cosa deriva questa sorta di devozione verso l’agrume giallo? Da un passato in cui i limoni per lungo tempo hanno praticamente retto l'economia della zona.

Mentone, la città dei limoni

La storia di Mentone è strettamente legata alla produzione di limoni. La cittadina da buona località costiera e soleggiata ha puntato molto sulla loro coltivazione. Il periodo di massimo splendore si assesta tra la metà del 1800 e la metà del 1900, quando qui la vendita di limoni rappresentava la prima fonte di reddito. Quasi 3 milioni di tonnellate di agrumi (anche aranci) prodotti ed esportati nel mondo ogni anno, tutti provenienti dalla zona attorno alla cittadina della Costa Azzurra.

Immagine

La situazione mutò radicalmente attorno alla metà del 1900, periodo in cui dopo la guerra la crescente industrializzazione, il progressivo esodo dalle campagne e il contemporaneo sviluppo urbano portò a una forte crisi del settore. Insomma, vennero abbandonate al proprio destino moltissime piante di limoni, e quelle di cui si continuò ad avere cura furono colpite da parassiti e violente gelate. Molti fattori insomma lasciavano presagire un lento ma inesorabile declino della produzione (ma anche della cultura) dei limoni, fortunatamente però da tempo il Comune aveva “cautelato” la sua tradizione con l’istituzione di una festa dedicata. Se non fosse stato per la Fête du Citron, insomma, probabilmente oggi i limoni per Mentone sarebbero solamente un lontano ricordo.

Attorno alla metà degli anni 30 del ’900 infatti i locali vollero creare una vera e propria festa dedicata, per cercare di attirare flussi turistici anche durante il periodo invernale. Una mossa, col senno di poi, salvifica, perché ha mantenuto viva negli anni la tradizione del limone locale, seppur prodotto in quantità notevolmente minori rispetto al passato.

Si tratta di una festa che vede, di volta in volta, la realizzazione di enormi opere architettoniche con centinaia di migliaia di limoni utilizzati a uso scenografico. Non sono, ovviamente, tutti frutti locali, soprattutto perché la produzione di Mentone oggi si assesta sulle cento tonnellate annue e non basterebbe per le grandi scenografie realizzate. È una festa, però, che rinnova la cultura dei frutti locali, i quali vengono venduti per le vie della città spesso anche dai diretti produttori.

Per la gioia dei locali e dei turisti, che scoprono come anche d'inverno la Costa Azzurra riesca a conservare parte della sua magia.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
api url views