L'Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con Coldiretti, ha reso possibile una "missione spaziale" per l'olio extra vergine di oliva italiano. In orbita ce lo porta la Cristoforetti.
L’olio extravergine di oliva italiano vola in alto e, per la prima volta, potranno beneficiarne anche gli astronauti in orbita attorno alla Terra. Tra pochi mesi infatti quattro varietà di olio saranno imbarcati su un razzo: la destinazione niente meno che la Stazione Spaziale Internazionale.
Lentamente l’ISS si sta trasformando quasi in un hub gastronomico, un centro dove anche il cibo si sta ritagliando un ruolo importante. Se nelle scorse settimane erano state realizzate delle pizze a bordo della navicella, e se nelle prossime verrà cucinato (per la prima volta) un piatto “normale” (sarà preparato un gulash), presto attorno alla Terra orbiterà anche l’olio extra vergine di oliva italiano. Altro grande traguardo per uno degli alimenti protagonisti della dieta mediterranea ma tanto bistrattato dai francesi. L’olio di casa nostra infatti è stato scelto per l’inedito viaggio spaziale e sarà oltretutto un'ambasciatrice d'eccezione come Samantha Cristoforetti a metterlo “in valigia” per portarlo a oltre 400 chilometri sopra le nostre teste, mettendolo a disposizione dei suoi astrocolleghi.
La prossima missione spaziale, in partenza nella primavera del 2022, metterà insomma in luce una delle eccellenze della gastronomia italiana. Quattro le varietà di olio scelte, differenti per intensità e sapore, cosicché ogni astronauta possa usare quello più adatto ai propri gusti.
A realizzare questo progetto è stata l’Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con Coldiretti e Unaprol (Consorzio Olivicolo Italiano), e l’annuncio è arrivato in occasione della Giornata Mondiale dell’Olivo, istituita due anni fa dall’Unesco. “Gli extravergini selezionati per il progetto – fa sapere l'Asi – sono accomunati da un alto contenuto in antiossidanti naturali, che sono essenziali per chi, come gli astronauti, è sottoposto a condizioni di intenso stress psico-fisico”.
Un grande spot, e una vetrina d’eccezione, per il nostro olio di oliva. Con buona pace dei francesi, che recentemente lo hanno classificato più dannoso delle patatine fritte per la salute umana.