Londra è la capitale della pizza fuori dall'Italia: al primo posto della 50 Top Pizza Europe per il secondo anno consecutivo Ciro Salvo con la sua 50 Kalò. Al secondo posto l'Enopizzeria Via Toledo di Francesco Calò a Vienna, gradino più basso del podio per Bijou di Gennaro Nasti a Parigi. Al quarto posto uno chef stellato.
La migliore pizza d'Europa, al di fuori dell'Italia, è a Londra: per il secondo anno consecutivo a trionfare nella 50 Top Pizza Europe è Ciro Salvo e la sua 50 Kalò con la sede nei pressi di Trafalgar Square. Emozionato Ciro Salvo commenta il premio dicendo che "non è facile coniugare qualità e quantità con costanza. Fare una buona pizza è anche facile, farne tantissime ogni giorno velocemente e buonissime richiede mestiere, esperienza e soprattutto personale formato bene. Ma la Pizzeria è anche tanto altro: servizio efficiente, pulizia, ordine, accoglienza, selezione delle materie prime, selezione e formazione del personale, amministrazione, puntualità nei pagamenti. È fondamentale essere organizzati a 360 gradi, ogni anello della catena deve funzionare alla perfezione e noi pensiamo di portare avanti in modo magistrale il concetto di Pizzeria".
La guida online ideata da Barbara Guerra e Albert Sapere e dal giornalista Luciano Pignataro, in partnership con S.Pellegrino e Acqua Panna, è stata presentata in streaming sui canali social del premio a causa della pandemia. La data e la sede originali sarebbero dovute essere il 28 aprile a Milano.
Al vertice della classifica troviamo ancora una volta 50 Kalò di Ciro Salvo a Londra, seguito – a sorpresa – dalla new entry Enopizzeria Via Toledo di Francesco Calò a Vienna e, questa non a sorpresa, dal Bijou di Gennaro Nasti a Parigi. Quest'ultimo è da sempre uno dei candidati al primato, con una pizza dallo stile contemporaneo grazie ad una carriera cominciata da Trianon e Michele, due delle pizzerie più influenti di Napoli nella storia, per proseguire poi all'estero.
Appena fuori dal podio importante riconoscimento per Bæst di Cristian Puglisi, a Copenaghen. Chef stellato italo-norvegese che dopo aver affiancato per anni René Redzepi ha puntato su format propri fino ad arrivare al mondo della panificazione nel 2014. A lui anche il premio speciale per innovazione sostenibilità.
Altro pizzaiolo poliedrico e creativo salito alla ribalta internazionale negli ultimi mesi, e che ha una posizione di riguardo nella Top 50 è Vincenzo Onnembo che durante la pandemia ha messo a punto una pizza surgelata praticamente perfetta. Grazie a questa intuizione è stato premiato con il riconoscimento "Modello d'ispirazione 2020". La sua pizza da nNea ad Amsterdam ha raggiunto l'ottavo posto nella classifica. Felicissimo del risultato ottenuto il maestro in Olanda commenta con uno stralcio della propria vita ed esperienza: "Da quando ho aperto nNea non ho fatto altro che lavorare. Fino a qualche mese fa conoscevo un paio di strade ad Amsterdam. Per un anno sapevo solo come andare in pizzeria e ritornare a casa, giuro. Giorni liberi? Non scherziamo. Non voglio dilungarmi perché sarebbe solo un discorso da martire e alla fine non salvo vite ma faccio da mangiare, col cuore. Ho provato sulla mia pelle che i sacrifici fanno la differenza. Mi godo questi premi e li dedico a chi mi vuole veramente bene".