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9 Dicembre 2021 15:00

50 Best Bar 2021: trionfa il Connaught, il locale londinese col cuore italiano

Il comasco Ago Perrone entra nella storia: insieme ad Alex Katrena è l'unico mixologyst ad aver vinto per due volte la 50 Best Bar. Il Connaught di Londra si conferma miglior bar al mondo dunque nell'anno in cui l'Italia fa un grande passo in avanti nella più prestigiosa classifica del pianeta.

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L'anno d'oro dell'Italia continua anche nel mondo dei bar e questa volta (per una volta) va a braccetto con l'Inghilterra: il miglior bar al mondo per la World's 50 Best è il Connaught, locale di Londra che si conferma al primo posto della speciale classifica. A guidare questa corazzata c'è una squadra tutta italiana però: Ago Perrone in primis, comasco classe 1978, "il Massimo Bottura della mixology", insieme a Giorgio Bargiani e Maura Milia. Un locale britannico ma con testa, braccia e cuore italiani, che fa entrare Perrone nella storia: è il secondo mixologyst a diventare "campione del mondo" per due volte, prima di lui solo Alex Katrena ci era riuscito. Il lombardo è anche il primo a riuscirci per due edizioni consecutive.

Sul podio c'è un'altra combo, questa volta tra Italia e Spagna al terzo posto: il Paradiso di Barcellona è guidato infatti da Giacomo Giannotti, carrarese doc, che fa un grande balzo in avanti perché nella scorsa edizione era al 19 esimo posto.

Il primo degli italiani è il Drink Kong a Roma, una perla gestita da Patrick Pistolesi, seguito dal 1930 di Milano, uno speakeasy di cui non si conosce neanche l'indirizzo.

Com'è andata la 50 Best Bar 2021 per l'Italia

A differenza degli altri anni, dove qualcosa da recriminare c'è stata, l'edizione 2021 della 50 Best per i locali italiani è da incorniciare: oltre a Drink Kong e 1930, tra i primi cinquanta, c'è anche Camparino in Galleria, il tempio del bitter più famoso d'Italia, che si piazza al 27esimo posto. Ben tre locali in lista come mai prima d'ora e come le grandi nazioni della mixology occidentale: più di noi ci sono solo gli Stati Uniti con quattro indirizzi; il Regno Unito ne ha tre come noi, la Francia uno solo, addirittura a secco la Germania.

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I bagni del Drink Kong a Roma

La lista di quest'anno ha infatti preso atto del grande passo in avanti del mondo dei cocktail bar italiani e dello spostamento del baricentro mondiale verso l'Asia: ben sei bar si trovano nella sola città di Singapore, tre a testa a Shanghai e Hong Kong. C'era da aspettarsi questo cambio di direzione e così è stato. Scorrendo i nomi dei primi 100 si può notare anche un'altra piccola rivoluzione rispetto alle edizioni passate: agli albori di questa guida c'è stata grande attenzione a bar di piccole dimensioni, il cui focus è concentrato sulla mixology, sulla sperimentazione, sull'esclusività del prodotto. Quest'anno invece sono stati premiati i grandi gruppi imprenditoriali, con locali di grandi dimensioni, in grado di coniugare una gran mole di lavoro mantenendo inalterata la qualità.

A proposito di Top 100, anche qui l'Italia brilla: tra la posizione 51 e la 85 troviamo ben quattro indirizzi, ovvero il Locale a Firenze, il The Court a Roma (64 esimo), l'Antiquario a Napoli (82 esimo) e il Cera & Bruno Vanzan a Milano.

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