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9 Ottobre 2024
15:00

15 cocktail a base di gin da non perdere (semplici anche da fare in casa)

Dal Gin Tonic al Martini, passando per grandi classici come il French 75 e il Negroni: il gin è uno dei distillati più amati e versatili nel mondo dei bar e puoi giocare anche tu a casa provando a sperimentare le combinazioni che più ti aggradano.

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Il gin, con la sua versatilità e il suo carattere deciso, è uno dei distillati più amati dai bartender e dai clienti. La mixology è appena uscita dalla cosiddetta "Era del gin" quindi c'è una sovrabbondanza di prodotto sul mercato, come mai prima d'ora. I grandi cocktail a base di gin sono un must per qualsiasi appassionato: pensiamo al Gin Tonic, uno dei drink più venduti al mondo, o all'intramontabile Martini, forse il re di tutti i cocktail. Vediamo insieme quali sono i migliori cocktail col gin, magari anche da fare a casa.

1. Il Gin Tonic

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Il Gin Tonic è un cocktail semplice ma estremamente versatile, che combina le note aromatiche del gin con la freschezza dell'acqua tonica. La sua semplicità lo rende perfetto per ogni occasione, dall'aperitivo al dopo cena. Per fare un Gin Tonic utilizza un bicchiere ballon o highball ma in realtà va bene qualsiasi cristalleria. Il Gin Tonic è uno dei drink meno standardizzati che esistano. La quantità di gin dipende dai tuoi gusti personali, ma generalmente si utilizzano circa 4-5 cl. Versa 75 cl di acqua tonica e mescola delicatamente.

2. Il Martini

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Il Martini è uno dei cocktail più iconici e sofisticati della storia della mixology. Non a caso l'emoji dei drink è un Martini. L’origine esatta del cocktail è dibattuta, ma è generalmente considerato una derivazione del cocktail Martinez, nato alla fine del XIX secolo; un mix di gin, vermut dolce, liquore al maraschino e bitter, ma nel tempo si è evoluto verso una versione più semplice, che ha poi portato alla creazione del Martini secco (dry martini), sostituendo il vermut dolce con quello secco.

Gli ingredienti base del Martini sono gin e vermut per una proporzione totalmente sbilanciata verso il primo distillato. Le guarnizioni possibili sono due, o una scorza di limone o un'oliva. La grande domanda che divide gli appassionati è se il Martini debba essere mescolato o shakerato. La tradizione classica lo vede mescolato (stirred), in quanto si crede che questo metodo mantenga la consistenza liscia e meno aerata del cocktail. Tuttavia, la versione shakerata è famosa per essere la preferita di James Bond (“shaken, not stirred”). Shakerare il Martini introduce bollicine e diluisce leggermente il cocktail, rendendolo meno forte e più leggero. Il nostro consiglio è di non farlo mai. Shakerare un Martini è il miglior modo per gettare nella spazzatura gin e vermut.

3. Il Negroni

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Il Negroni è uno dei cocktail italiani più iconici e amati al mondo, nato all'inizio del XX secolo e noto per il suo gusto equilibrato tra amaro e dolce. È composto da tre ingredienti principali: gin, vermouth rosso e bitter, mescolati in parti uguali e serviti con ghiaccio in un bicchiere "old fashioned", guarnito con una fetta d'arancia.

La leggenda narra che il Negroni sia stato creato nel 1919 a Firenze, al Caffè Casoni (oggi Caffè Giacosa), quando il conte Camillo Negroni chiese al barman Fosco Scarselli di rendere più forte il suo cocktail preferito, l'Americano (un mix di bitter, vermouth rosso e soda), sostituendo la soda con il gin. Il nuovo cocktail piacque così tanto che il conte Negroni diventò presto un'icona, e il drink prese il suo nome.

4. Il Gin Fizz

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Il Gin Fizz è un long drink rinfrescante e leggero, perfetto per l'estate o per un aperitivo. Prepararlo è molto facile: prendi un bicchiere highball e riempilo con cubetti di ghiaccio. A parte, riempi di ghiaccio anche uno shaker. In un bicchiere a parte, misura e versa 1 cl (1/3 oz) di sciroppo semplice, 4,5 cl (1,5 oz) di gin e 3 cl (1 oz) di succo di limone fresco. Scola l’acqua in eccesso dallo shaker e trasferisci al suo interno gli ingredienti. Agita energicamente per alcuni secondi. Nel frattempo, rimuovi il ghiaccio dall’highball, quindi versa il mix di gin e limone ottenuto. Aggiungi infine 8 cl di soda per completare il cocktail. Guarnisci con una scorza di limone all'interno del bicchiere e una rondella di limone sul bordo. Il cocktail è pronto per essere servito, senza cannuccia.

5. Il White Lady

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Il White Lady è un elegante e raffinato cocktail della famiglia dei sour, a base di gin, succo di limone e liquore all'arancia, noto per il suo gusto fresco e agrumato. È considerato un classico intramontabile nel mondo dei bar, grazie al perfetto equilibrio tra dolcezza e acidità, che lo rende un drink rinfrescante e piacevole.

L'origine del White Lady è attribuita a Harry MacElhone, un famoso barman che creò la prima versione del cocktail nel 1919, mentre lavorava al Ciro's Club di Londra. Tuttavia, la sua ricetta originale includeva Cointreau e crema di menta. Fu solo nel 1929, dopo aver fondato l'iconico Harry's New York Bar a Parigi, che MacElhone sostituì la crema di menta con il gin, dando vita alla versione del White Lady come la conosciamo oggi.

6. Il Gin Alexander

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Il Gin Alexander è un cocktail nostalgico che riporta alla mente i tempi passati dei classici bar americani. È perfetto per chi ama i drink dal sapore più morbido e cremoso, con un piacevole contrasto dato dal gin. Se sei un amante dei cocktail dolci, è sicuramente una scelta da provare. È una variante del più famoso Brandy Alexander, ma utilizza il gin come base alcolica al posto del brandy o cognac.

Il Gin Alexander è considerato una delle prime versioni di questo drink, risalente ai primi anni del 1900. Si pensa che sia stato creato dal barman Troy Alexander al ristorante Rector’s di New York intorno al 1910. Troy inventò il cocktail per celebrare il personaggio pubblicitario "Phoebe Snow", una donna vestita di bianco che rappresentava la purezza del servizio ferroviario senza carbone. Solo successivamente, la versione con il brandy divenne più popolare, ma il Gin Alexander resta una delle versioni originali e apprezzate dagli amanti del gin.

7. Il Bramble

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Il Bramble è un cocktail rinfrescante e fruttato, nato negli anni '80, che unisce il sapore botanico del gin con il gusto dolce e aspro delle more. È un drink perfetto per le giornate calde o come aperitivo, grazie alla sua leggerezza e al bilanciamento tra dolcezza e acidità. Caratterizzato da una presentazione accattivante, il Bramble è diventato rapidamente un classico moderno della mixology.

Il drink è stato creato nel 1984 da Dick Bradsell, un famoso bartender britannico (uno dei migliori della storia), al Fred’s Club di Londra. Ispirato ai suoi ricordi d'infanzia trascorsi raccogliendo more lungo la costa dell'Isola di Wight, Bradsell voleva creare un cocktail che ricordasse i sapori freschi e naturali dei frutti di bosco. Utilizzò il gin, un alcolico classico e molto apprezzato nel Regno Unito (a volte troppo apprezzato), combinandolo con crema di more (crème de mûre), sciroppo di zucchero e succo di limone.

8. Il Monkey Gland

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Il Monkey Gland è un cocktail storico e intrigante, famoso anche per il suo nome eccentrico (tradotto letteralmente significa "testicoli di scimmia") oltre che per la combinazione audace di sapori. Creato nei primi decenni del Novecento, questo drink è a base di gin e succo d’arancia, arricchito da un tocco di assenzio e granatina, che insieme creano un profilo aromatico unico. Il Monkey Gland è apprezzato per il suo equilibrio tra dolcezza, freschezza agrumata e una leggera complessità erbacea.

Anche questo cocktail è stato inventato negli anni '20 da Harry MacElhone. Il bartender creò il Monkey Gland mentre lavorava all'Harry’s New York Bar a Parigi, che era un punto di ritrovo popolare per gli espatriati americani durante l'epoca del proibizionismo. Il nome del cocktail deriva da un controverso trattamento medico del tempo ideato dal chirurgo russo Serge Voronoff, che sosteneva di poter aumentare la vitalità maschile trapiantando tessuti di ghiandole scimmiesche negli esseri umani. Anche se il trattamento è stato screditato, il nome del cocktail è rimasto, aggiungendo un alone di mistero e fascino alla bevanda.

9. Il Tom Collins

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Il Tom Collins è un cocktail classico e rinfrescante a base di gin, succo di limone fresco, zucchero e soda, servito in un bicchiere alto con ghiaccio. Appartenente alla famiglia dei "Collins" (cocktail frizzanti e agrumati), il Tom Collins è perfetto per i mesi caldi grazie alla sua leggerezza e al gusto vivace e agrumato. Nonostante la sua semplicità o forse proprio grazie a essa, è diventato uno dei cocktail più iconici nel panorama della mixology.

L'origine del Tom Collins è legata a un simpatico aneddoto e a un po' di mistero. Il cocktail appare per la prima volta nel 1876, nel celebre manuale di bartending di Jerry Thomas che lavorava nei bar di New York. Il drink viene però attribuito a una storia umoristica diffusa negli Stati Uniti negli anni ‘70 dell’Ottocento, nota come la "Tom Collins Hoax". L'idea era che qualcuno dicesse a un amico che un certo "Tom Collins" stava diffondendo voci su di lui in un locale vicino. Quando la vittima si recava nel bar per cercare questo fantomatico Tom Collins, finiva per chiedere a gran voce il suo nome, e il barman serviva un drink con quel nome. Al di là della storia divertente, il Tom Collins è rapidamente diventato popolare e si è evoluto nella sua versione moderna, utilizzando il gin Old Tom, un tipo di gin più dolce che era molto diffuso all’epoca.

10. Il Clover Club

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Il Clover Club è un cocktail classico e raffinato, diventato famoso per il suo colore rosa vivace e la sua combinazione di gin, succo di limone, sciroppo di lampone e albume d'uovo. Elegante e leggermente dolce, il Clover Club è un drink che unisce freschezza e cremosità, offrendo un'esperienza gustativa complessa e piacevole.

Il Clover Club prende il nome da un famoso circolo per gentiluomini fondato alla fine del XIX secolo a Philadelphia, dove avvocati, scrittori e uomini d'affari si incontravano regolarmente per discutere e socializzare. Il cocktail veniva servito nel Clover Club Hotel, un luogo esclusivo che attirava l'élite intellettuale dell’epoca. È stato particolarmente popolare negli anni prima del Proibizionismo, ma con il tempo ha perso un po’ di notorietà, rimanendo un classico sottovalutato fino alla rinascita dei cocktail bar alla fine degli anni '90.

11. Il Tuxedo

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Il Tuxedo Cocktail è un classico che incarna eleganza e raffinatezza, proprio come suggerisce il suo nome, che richiama l'abito formale "tuxedo". Questo cocktail è una variazione del Martini, ma con una complessità aromatica aggiuntiva, grazie all'uso di ingredienti come l'assenzio.

Il Tuxedo Cocktail risale alla fine del XIX secolo e prende il nome dal Tuxedo Park Club, un circolo esclusivo fondato nel 1886 nello stato di New York, da cui il famoso abito elegante prese ispirazione. Questo cocktail ha vissuto il suo momento di gloria durante i primi del ‘900, e, sebbene oggi non sia tra i drink più ordinati, rimane un classico venerato dagli amanti dei Martini e dai bartender esperti. È stato incluso nel celebre libro di cocktail di Harry Craddock, "The Savoy Cocktail Book", del 1930, che ha contribuito a consolidarne la fama come uno dei drink più ambiti dell'epoca.

12. L'Aviation

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L'Aviation è un cocktail classico, elegante e dal sapore complesso che merita di essere scoperto. Il drink prende il nome dall'aviazione, un omaggio ai pionieri britannici del volo. È un cocktail shakerato, servito in una coppetta ghiacciata: gin, succo di limone, liquore alla violetta e ghiaccio. Viene poi guarnito con un maraschino o una marasca oppure con buccia di limone a spirale.

13. Il Vesper

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È uno dei cocktail più famosi nella storia del cinema e della letteratura, inventato direttamente da Sir Ian Fleming, l'ideatore della saga di 007. L'esordio è nel libro d'apertura della saga, Casino Royale nel 1953. Porta  il nome della sensuale prima Bond girl, Vesper Lynd. James Bond, l'iconico agente segreto, lo ordina in diverse occasioni nei romanzi di Fleming. La scelta di questi ingredienti non è casuale. Fleming, un appassionato di cocktail, ha creato il Vesper per riflettere la complessità e la sensualità del personaggio di Vesper Lynd. Il cocktail è un simbolo del legame tra Bond e la sua amata, un legame destinato a finire tragicamente.

La combinazione di gin, vodka e Lillet Blanc (o Kina Lillet, se si vuole essere fedeli al romanzo originale) rende il Vesper un cocktail unico e complesso, non apprezzato da tutti. Il gin e la vodka apportano una base alcolica robusta, mentre il Lillet Blanc, un vino aromatizzato, aggiunge una nota amarognola e leggermente dolce. Questa combinazione inusuale crea un drink equilibrato e sofisticato, perfetto per chi cerca un'esperienza fuori dal comune.

14. Il Gin Lemon

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Il Gin Lemon è un classico intramontabile, un cocktail semplice ma estremamente versatile e rinfrescante, perfetto per ogni occasione. È un cocktail che, come suggerisce il nome, si basa su due ingredienti principali: il gin e il limone. La combinazione di queste due componenti crea un equilibrio perfetto tra le note aromatiche del gin e la freschezza dell'agrume. La semplicità della sua preparazione lo rende un drink ideale sia per chi è alle prime armi con la mixology sia per gli esperti alla ricerca di un classico rivisitato.

Le origini del drink non sono del tutto certe, ma si pensa che sia nato in Inghilterra durante l'epoca vittoriana. In un periodo in cui il gin era molto popolare, l'aggiunta del succo di limone serviva a smorzare l'intensità alcolica e a rendere il drink più piacevole da bere.

15. Il French 75

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Il French 75 è un cocktail classico, elegante e rinfrescante, perfetto per un aperitivo o per una serata speciale. È il più famoso cocktail al mondo a base di Champagne.

Le origini del French 75 sono legate alla Prima Guerra Mondiale. Si dice che questo cocktail sia stato creato in un bar di Parigi durante la Grande Guerra e che il suo nome sia un omaggio al cannone da 75 mm, un'arma molto utilizzata dai francesi durante il conflitto. La sua fama si diffuse rapidamente tra i soldati americani di stanza in Francia, che lo portarono negli Stati Uniti al termine della guerra. Il French 75 è un cocktail che unisce la potenza del gin alla freschezza del limone e alla effervescenza dello Champagne. Questa combinazione crea un drink equilibrato e complesso, con note agrumate, floreali e leggermente dolci.

Nato giornalista sportivo, diventato giornalista gastronomico. Mi occupo in particolare di pizza e cocktail. Il mio obiettivo è causare attacchi inconsulti di fame.
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